Acqua di cottura della pasta: come e perché recuperarla

Fonte: https://m.my-personaltrainer.it

In un momento di grande emergenza idrica dovuta al perdurare della siccità, risparmiare acqua a livello domestico, e riutilizzare quella di cottura degli alimenti, risulta quanto più virtuoso e pratica sostenibile da mettere in atto. L'acqua di cottura della pasta, ad esempio, che la maggior parte degli italiani consumano in quantità, andrebbe conservata per poi essere riutilizzata in svariati modi, dallo stesso impiegoin cucina alla cura della persona. L'arte del riciclo non è di certo stata inventata ieri, già le nonne sapevano bene come non sprecare. L'acqua di cottura della pasta, poi, è ricca di amido e sali minerali, ed è quindi perfetta per fornire nutrimento a piante e fiori, ma anche per la pelle e i capelli.

Come riutilizzare l'acqua di cottura della pasta
Tra i prinicpali riutilizzi dell'acqua di cottura della pasta, troviamo:
Pulizia delle stoviglie
Pulizia dei sanitari (con aggiunta di limone o bicarbonato)
Pediluvio idratante
Maschera per capelli nutriente
Irrigazione per piante e fiori
In cucina: per la mantecatura della stessa pasta, per la preparazione di zuppe e creme, per l'ammollo dei legumi

Lavare i piatti con acqua della pasta
L'acqua di cottura della pasta andrebbe conservata per lavare i piatti sporchi. Basta scolare in un recipiente (se non si dispone di una pentola con cestello inserito), e trasferire poi l'acqua ricca di amido in una baccinella o direttamente nel lavandino dopo aver messo il tappo. In questo modo, proprio per via del potere sgrassante di questa acqua, non si dovranno neppure aggiungere grossi quantitativi di sapone o detersivi per piatti. Il potere sgrassante e brillantante è assicurato. Piatti, padelle e stoviglie si lasciano in ammollo per una decina di minuti, poi si passa una spunga umida con pochissimo sapone, e si risciacquano.
Annaffiare le piante
L'acqua di cottura della pasta, è un vero e proprio fertilizzante naturale, e quindi può essere utilizzata anche per annaffiare le piante, risparmiando così quella iutilizzata per l'irrigazione. Una sola accortezza, in questo caso: non va aggiunto il sale in cottura. L'acqua deve essere raffreddata prima di essere usata. 

Pediluvio con acqua di cottura ricca di amido
Un altro utilizzo benefico dell'acqua di cottura della pasta farà del bene ai piedi doloranti e gonfi dopo una giornata di lavoro. Essa è infatti ideale per un pediluvio rigenerante, soprattutto in caso di gambe gonfie e pesanti. Ha anche potere defaticante e idratante. All'acqua è possibile anche aggiungere qualche goccia di olio essenziale o sali di Epsom.

Impacco per capelli
Un rimedio naturale per ammorbidire i capelli e lenire il cuoio capelluto, secco e irritato, può essere proprio quello di preparare un impacco con acqua di cottura della pasta o del riso, da applicare per una ventina di minuti prima di lavarli. L'acqua di cottura della pasta, come in quella del riso, infatti, sono ricche di amidi e sali minerali, che ammorbidiscono i capelli, li districano, e li rendono lucidi e setosi.

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